Quadri Viventi

Quadri Viventi

Quadri Viventi

Uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto visivo che si ripete ormai da oltre un quarto di secolo: famosi quadri rappresentati da circa 40 figuranti del Terziere Borgo Dentro, in cui i temi della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo prendono vita trasportando il visitatore indietro nel tempo.

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Comune di Città della Pieve

Assessorato al turismo
P.zza XIX Giugno 1, 06062 Città della Pieve (PG)
P.IVA 00451610547

E-mail: promopieve@cittadellapieve.org
PEC: comune.cittadellapieve@postacert.umbria.it

TEL 0578/291111 FAX 0578/291291

Attività Outdoor

Attività Outdoor

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Vivi la natura seguendo le tue passioni!

A piedi

Alla scoperta dei percorsi naturalistici

I Sentieri del Perugino nelle terre del Marchese

Lo scenario ideale per cogliere l’essenza e nutrire l’anima delle bellezze del territorio, con percorsi comuni al Divin Pittore e al Marchese della Corgna, legati da una rete di strade secondarie, a basso impatto ambientale, che permetteranno di apprezzare al meglio i valori storici, culturali, ambientali e naturalistici che questa terra gentile offre.

http://www.sentieridelperugino.it/

Energy Trekking

L’Energy Trekking è l’antiossidante psico-biologico per eccellenza che dona a chi lo pratica regolarmente una riserva inesauribile di energia e vitalità. Il contatto con i luoghi di forza trasforma energicamente carichi di tipo emozionale e fisico grazie al ripristino consapevole del contatto con la Madre Terra. Il passo lento e consapevole, l’immersione con tutti i sensi nella Natura, sono fonte di benessere e attivano processi di guarigione, poiché favoriscono un contatto profondo con se stessi.

https://www.geaenergytrekking.it/

https://www.facebook.com/geaenergytrekking/

Via Romea Germanica

Un cammino antico che vide il passaggio di pellegrini, viandanti, mercanti e Re, e che attraversa l’Italia da Nord a Sud, toccando bellissimi borghi e città d’arte, tra i quali spicca la suggestiva Città della Pieve.

https://bit.ly/3h28oy1

 

In bici

Scopri Città della Pieve e il suo incantevole territorio in bicicletta, respirando all’aria aperta e mantenendoti in forma!

 

A cavallo

Sei alla ricerca di un’avventura indimenticabile? Monta in sella e lasciati sorprendere dalle bellezze di questo territorio unico.

CENTRO IPPICO CAVACCHIONE

Località Il Cavacchione
ilcavacchione@yahoo.it

Massoli Fabio
massolifabio@yahoo.it
pievecavalli@gmail.com
349 7847013

Possieri Andrea
338 8172063

GREAT HORSE SPIRIT

Voc. Acquaiola 14

328 738 5787
https://www.greathorsespirit.com/
https://www.facebook.com/GreatHorseSpirit

CENTRO IPPICO EQUI CONFORT

335 5735905
https://www.facebook.com/equiconfortcavalliumbria/

POGGIOVALLE TENUTA ITALIANA

Tania
392 15 68212

centroippicoequimania@gmail.com
www.equimania.it

Tour in vespa

Sei un amante dello stile italiano e desideri vivere una nuova esperienza turistica? Non perderti l’emozione del tour in Vespa!

Giorgi Service snc
Telefono: 338 122 7823
Sito web: Umbria in vespa

Tiro con l’Arco

Trascorrete una vacanza indimenticabile all’insegna del tiro con l’arco! Una tradizione di origini antichissime e molto radicata a Città della Pieve, che offre percorsi divertenti e suggestivi immersi nella natura incontaminata.

Facebook
Compagnia Arcieri Barbacane

Fotografia

Amante della fotografia o instagrammers incallito? Città della Pieve è una fonte continua di ispirazione con i suoi panorami mozzafiato, la sua natura generosa e incontaminata e vicoli e piazze che raccontano storie senza tempo. Insomma, ogni scatto tira l’altro, e quando inizi non riesci più a fermarti!
https://www.fotografiacittadellapieve.it/home

Discesa nel pozzo

Città della Pieve ama affascinare e sorprendere anche i suoi visitatori più avventurosi! Non lasciarti sfuggire l’esperienza unica ed intimenticabile di calarti nelle viscere del centro storico, a 37 metri di profondità, lungo un’antico pozzo medievale accompagnato da speleologi professionisti.

Per informazioni e prenotazioni InfoPoint 
Tel: 0578 298840
E-mail: info@cittadellapieve.org

 

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Mostra Mercato di Pasqua

Mostra Mercato di Pasqua

Mostra Mercato di Pasqua 2024

Un viaggio alla scoperta della più autentica tradizione italiana e umbra, tra eccellenze enogastronomiche, artigianato artistico ed esperienze uniche. L’occasione perfetta per scoprire la Città e assaporare la cultura e il folclore locale!

 

30 – 31 Marzo e 1 Aprile: tre giorni di eccellenze enogastronomiche, artigianali e Quadri Viventi
Dalle ore 9 alle ore 20, Città della Pieve è pronta ad accogliere i visitatori che parteciperanno alla 26° edizione della Mostra Mercato dei prodotti enogastronomici e artigianali. Protagonisti oltre 50 espositori con le loro eccellenze produttive del panorama umbro e nazionale: partendo dai prodotti tipici come la norcineria, formaggi, olio, legumi, miele e tanti altri; gradevole spazio sarà dato, ovviamente, al prelibato “oro rosso” pievese, lo zafferano purissimo in fili. Si potranno assaggiare tante altre specialità provenienti da tutto lo Stivale e compiere un lungo viaggio nella tradizione delle regioni italiane muovendo solo pochi passi.
 
Nei locali sotterranei della Taverna di Palazzo Orca, come ogni anno da oltre 30 anni, il Terziere Borgo Dentro mette in scena “I Quadri Viventi”. Questa edizione, che si terrà il 31 marzo e 1 aprile 2024, sarà ispirato alla Porta Nord del Battistero di Firenze di Lorenzo Ghiberti, in occasione del seicentenario dal suo completamento. Il percorso, visitabile dalle ore 16.00 alle ore 19.00, porterà in scena la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo, ispirandosi proprio alle celebri formelle presenti sulla Porta; la Porta Nord del Battistero infatti, fu completata nel 1424 da Lorenzo Ghiberti, a seguito della sua vittoria sul celebre Filippo Brunelleschi nel rinomato concorso pubblico istituito dall’Arte di Calimala di Firenze risalente al 1401, volto proprio alla creazione della Porta. Per la rappresentazione sono stati scelti sette dei ventotto bassorilievi caratterizzati da una cornice quadrilobata che compongono la Porta: l’Ultima Cena, l’Orazione nell’orto, la Cattura di Cristo, la Flagellazione, Cristo davanti a Pilato, la Crocefissione e la Resurrezione.
 
Nei giorni della Santa Pasqua e del Lunedì dell’Angelo, dalle ore 14.30 alle 18:30, lungo via Pietro Vannucci vi sarà anche l’intrattenimento del Ludobus, con giochi in legno e divertenti attività per tutta la famiglia.
In occasione delle festività pasquali, grazie ad uno speciale Trekking Urbano guidato si potranno inoltre ammirare le meravigliose opere delPerugino custodite in città, ma anche i panorami mozzafiato e i numerosi angolini senza tempo e ricchi di fascino che caratterizzano Città della Pieve.
 
Infine, il 30, 31 Marzo e 1 Aprile presso lo Spazio Kossuth, in Via Pietro Vannucci 34, sarà possibile visitare la Mostra “Cavalli. #forza #eleganza #arte” a cura di Elena Conti e Maria Cristina Magri, in apertura straordinaria ad ingresso gratuito, con visita guidata offerta dallo Spazio Kossuth e dall’Associazione Turistica Pro Loco Pievese Aps. Orario continuato 10:00 – 19:00.
pianta città della pieve

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Centro Storico

Centro Storico

Centro Storico

Città della Pieve ha un Centro Storico medievale incastonato su un colle a 508 m s.l.m., dominante la Val di Chiana. È costruita in laterizio, il cotto locale fatto a mano, dal caratteristico colore che varia dal rosa chiaro ad una tonalità più scura e che ancora oggi viene prodotto nel rispetto della tradizione. Già nel 1250 la cittadina assunse l’attuale conformazione urbanistica a forma di aquila, simbolo dell’Imperatore Federico II di Svevia, che avanza minacciosa verso Roma.

Percorso dei Vicoli

19 tappe per scoprire la Città in modo alternativo

Il percorso valorizza la parte più caratteristica della struttura urbanistica della Città: i vicoli.
Questi “itinerari secondari” sono camminamenti di un invitante “labirinto” di angoli suggestivi, di luoghi della memoria, di spazi densi di emozioni che hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi punti di incontro e di vita.

Vicoli

La maglia urbana presenta soluzioni tipiche della prima civiltà comunale: le strade larghe e in curva evidenziano la presenza della classe dei cavalieri che andavano alla guerra con il cavallo; le strade a ridosso, più strette e ad andamento frammentato, indicano invece la classe dei pedoni, contadini inurbati, che usavano l’arco e la balestra. Così nello scontro tra le due classi, i cavalieri potevano sfuggire al tiro dei pedoni tramite la curvatura delle strade, mentre i pedoni si difendevano tramite la struttura dei vicoli impenetrabili al cavallo.

Vicolo Baciadonne

È ritenuta una delle vie più strette d’Italia, sorta probabilmente per separare dei confinanti in lite tra loro, oggi è il vicolo degli innamorati. La denominazione è ovviamente da mettere in riferimento all’arguta fantasia popolare. Percorso il pertugio, splendida veduta sulla Chiana Romana e il Monte Cetona.

Via Borgo di Giano

Deriva da “Burgus ianuae”, cioè borgo della porta, in riferimento all’antica porta che esisteva alla fine di Via Manni sull’odierna Via Roma.

Via delle Scuole Pie

Deve il suo nome al prospiciente Palazzo Orca, sede fino all’Unità d’Italia delle Scuole Pie, tenute dai Padri Scolopi.

Via Roma

È l’antica Via del Vecciano, da “vetus ianua” ovvero vecchia porta dell’originario centro urbano, situata alla fine di Via Manni.

Via Manni

Anticamente era denominata Via Lombardia. Qui abitavano maestranze lombarde dedite alla lavorazione del laterizio.

La denominazione  Lombardia doveva fare riferimento all’antico “castrum” longobardo, primo nucleo della città realizzato intorno al sec. VII d.c.

Via Antonio Verri

La strada è dedicata ad Antonio Verri (1839/1925) geologo e ingegnere idraulico.

Piazza Antonio Gramsci

Era l’antica Piazza del Forno.

Piazza Plebiscito

La denominazione si deve da Plebiscito di annessione di Città della Pieve allo Stato Unitario.
Era l’antica “Platea Pubblica”.

Via Fiorenzuola

Deve il suo nome alla presenza di una comunità di mercanti fiorentini che si erano insediati nei pressi dell’odierna Piazza di Spagna, l’antica Piazza della Mercanzia.

Piazza di Spagna

Era la Piazza della Mercanzia, in origine molto più grande dell’attuale e collegata alla Piazza Pubblica, oggi Piazza Plebiscito.

Piazza XIX Giugno

L’odierna denominazione si riferisce a 19 giugno 1944 giorno della Liberazione di Città della Pieve durante la Seconda Guerra Mondiale.
Era l’antica piazza dove si svolgeva il mercato dei buoi e pertanto denominata Piazza dei Buoi.

Via del Cocciaro, via del Fango

Qui avevano sede botteghe e fornaci artigiane dei cocciari, ossia fabbricanti di vasi.

Via del Profiello

Deve il suo nome al “profiello” ovvero ballatoio esterno, che le case prospicienti lo scosceso versante dovevano avere in passato.

Via Francesco Melosio

La denominazione fa riferimento a Francesco Melosio (1609/1670), poeta e scrittore pievese, famoso per le sue liriche burlesche e per le sue tragedie, animatore del circolo culturale di Cristina di Svezia a Roma.
Era denominata popolarmente Via delle Pupe, forse allusivo alla presenza di case di piacere.
Qui si aprivano numerose botteghe di fabbri e calderai.

Via delle Forbici

L’antico bassorilievo in pietra affisso sul muro di una casa per chi proviene da Via del Barbacane, riportante un paio di forbici, fa supporre che qui si aprivano le botteghe dei sarti.

Via del Barbacane

Deve il suo nome al rincalzo difensivo delle mura medioevali prospicienti. Era chiamata anche Via del Funaro, per la presenza di botteghe di funai.

Via delle Nottole

La denominazione deriva dalle botteghe di artigiani costruttori di botti.
Nottola è un particolare legno utilizzato nella costruzione di botti.

Via delle Case Basse

La via deve il suo nome alla presenza di basse costruzioni. Qui in passato esistevano numerosi mulini.

Via Arco delle Piagge

Piaggia significa declivio affacciato verso la valle.

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Percorso del Paesaggio

Percorso del Paesaggio

Percorso del Paesaggio

8 tappe per godere di una delle più ariose visuali panoramiche dell’Italia centrale.

La Città presenta una delle più ariose visuali dell’Italia centrale: a Sud, il Monte Cimino; a Sud-Est, il Monte Peglia e i Monti Sibillini; a Est, il Montarale, la Valle del Nestore e il Monte Subasio; a Nord, i colli che coronano il Trasimeno e oltre la Valdichiana, il massiccio del Protomagno; a Ovest, il Monte Amiata e più vicino, il Monte Cetona.

Belvedere della Rocca

La vista si allarga ad est fino al Montarale (mt. 853). In lontananza si vede Perugia che sovrasta la Valle del Nestore.

Ci troviamo sulla Torre del Frontone (ora in gran parte mozzata) detta anche del Soccorso, in quanto tramite un’apertura, (oggi tamponata), ma un tempo munita di ponte levatoio, le truppe perugine avevano massima libertà di accesso e di uscita.

Da qui si avvista Perugia permettendo alla guarnigione, attraverso fuochi di segnalazione, la richiesta di rinforzi in caso di difficoltà.

Belvedere da via Garibaldi

Cannocchiale visivo verso i colli dell’orvietano e sulla parte meridionale della Chiana Romana, con in fondo i Monti Volsini che circondano il Lago di Bolsena sopra i quali si erge il massiccio vulcanico del Monte Cimino (mt. 1053).

Sulla sinistra in alto si avvista Ficulle e sopra il Valico del Nibbio (mt. 554), sulla destra Fabro.

Belvedere dalla chiesa di San Pietro

La chiesa si affaccia su un ampio belvedere che domina la Chiana Romana e il Monte Cetona.

A sud l’antico vulcano del Monte Cimino e i Monti Volsini che circondano il Lago di Bolsena; a nord, tra Arezzo e Firenze, il Massiccio del Pratomagno.

Da sinistra i centri di: Ficulle, Fabro, Cetona, Sarteano, Chianciano, Montepulciano e in basso a destra, Chiusi. Al centro della valle si trova il confine tra Umbria e Toscana coincidente con la palude che per secoli ha separato i territori di Perugia e Siena e successivamente lo dello Stato della Chiesa e del Granducato di Toscana. Da qui è possibile osservare l’altopiano di Città della Pieve, dalle marcate caratteristiche morfologiche di un antico delta del Lago Tiberino.

Belvedere da via del Fango

“… Oh! Che stupenda terrazza! Si domina tutta la vallata…
Bisogna sentire un pievese esporvene minutamente le ricchezze: non ha forse ragione di trovarle meravigliose? …”
J.C. Broussolle, Pélerinages ombriens,
Études d’art et de voyage, Paris, 1896.
Veduta sulla Chiana Romana e sul Monte Cetona (mt.1148).
A Nord la vista spazia fino al Pratomagno (mt. 1592), tra Arezzo e Firenze.
A partire da sinistra si individuano Cetona, Sarteano, Chianciano e Montepulciano.
In basso a destra, Chiusi.

Belvedere da piazza Sandro Pertini

Lo sguardo avvista un paesaggio che dalla collina degrada dolcemente verso la Chiana Romana per poi risalire verso il Monte Cetona.
La collina, coltivata prevalentemente ad ulivi e frammentata da boschi, è tagliata dal fosso di San Salvatico.
“I monti appaiono tutti relegati all’ultimo orizzonte, ed hanno forme dolci e lente anch’essi, velate da un vaporoso azzurrino, che all’ora del tramonto prendono talvolta un colore celeste così limpido e puro da gareggiare con la striscia del Trasimeno, che allieta lo sfondo di un lato del paesaggio…
Solo un monte osa levar la testa da vicino, il Monte Cetona… ma ha tale lentezza di pendio, che pare voglia compensare la sua statura con la dolcezza delle forme, quasi vergognoso di mettere una nota discordante tra tanta armonia”.
(Fiorenzo Canuti, Nella Patria del Perugino, Città di Castello, 1926).

Belvedere da via Case Basse

Da sinistra si avvistano Cetona, Sarteano, Chianciano, e Montepulciano.
Di fronte il Monte Cetona (mt. 1148). In primo piano in basso si trova il dirupo di Sansalvatico volgarizzazione del termine latino sinus salvaticus (insenatura selvaggia), dove sono visibili sabbie e argille che fin dal Medioevo servivano a fabbricare il laterizio con il quale è costruita Città della Pieve.

Belvedere da via del Pero

“…e se vi rigirate un attimo, scorgete tutta Città della Pieve che stende ai vostri occhi rapiti la curva graziosa e tranquilla delle sue case… Davanti a certi paesaggi dell’Umbria non si può descrivere: bisogna accontentarsi di sognare……”.
J.C. Broussolle, Pélerinages ombriens,
Études d’art et de voyage, Paris, 1896.

“La tranquillità del luogo, i boschi magnifici sotto di esso, sono tutte cose di valore ben maggiore del lavoro del grande pittore che ivi nacque; dato che rimangono nella memoria come un pezzo dell’ultima bellezza abbandonata dell’Italia medioevale”.
Edward Hutton, The Cities of Umbria, London, 1904.

Belvedere da Torre del Vescovo

Delle numerose fortificazioni innalzate lungo le mura due-trecentesche, oltre alla Torre Verri, situata nei pressi di Porta Romana, rimane questa, detta del Vescovo in quanto nelle possidenze vescovili: confina infatti con gli orti del Palazzo Vescovile.

La costruzione si deve agli architetti senesi Ambrogio e Lorenzo Maitani, impegnati nel 1326 nell’edificazione della Rocca. Dal camminamento sulle mura adiacente alla torre si avvista il Lago Trasimeno, con in primo piano Castiglione del Lago e sulla sinistra Cortona. La veduta ci rimanda ai celebri paesaggi di Pietro Perugino, il quale si è ispirato alle visuali che da Città della Pieve vanno verso il Trasimeno e la Valdichiana come si può osservare nell’”Adorazione dei Magi” dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.

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